giovedì 6 marzo 2025

I riti Quaresimali

  gli antichi riti quaresimali e della Settimana Santa: 

SECOLO ANTONIO



MERCOLEDI' DELLE CENERI: 
LA PROCESSIONE DELLA CROCE








I VENERDI' DI QUARESIMA

Il periodo quaresimale è contraddistinto da una serie di funzioni religiose. Durante i primi quattro Venerdì di Quaresima, l’Arciconfraternita di Santo Stefano presso la propria Chiesa, espone alla venerazione dei fedeli,  una alla volta, le sculture lignee dei primi quattro Misteri dolorosi. Dopo la celebrazione della Messa, la liturgia prevede un momento di raccoglimento e di meditazione intorno al Mistero esposto.




Primo Venerdì:  Cristo nell'orto

SECOLO ANTONIO


Secondo Venerdì:  Cristo flagellato 

SECOLO ANTONIO



Terzo Venerdì:  Cristo coronato di spine

SECOLO ANTONIO



Quarto Venerdì:  Cristo al Calvario





DOMENICHE DI QUARESIMA

SECOLO ANTONIO





A cura dell'Arciconfraternita della Morte, nel pomeriggio successivo a quello del mercoledì delle ceneri, all'interno del Purgatorio, la Pietà viene esposta ai fedeli per le successive quattro domeniche di quaresima, dove sarà eseguito dopo la messa il Pio esercizio in onore della Pietà. Alla fine del Pio esercizio seguono il canto del Vexilla e la benedizione con la reliquia del Legno Santo.




SETTENARIO IN ONORE DELLA B.V. ADDOLORATA. 

Dopo le quattro domeniche di quaresima, precisamente il venerdì precedente la quinta domenica, viene calendarizzato il SETTENARIO IN ONORE DELLA B.V. ADDOLORATA. 
Quello più seguito indubbiamente è svolto nella Chiesa del Purgatorio, dove viene venerata L'Addolorata che poi verrà portata in Processione il c.d. Venerdì di Passione.
Dopo la messa viene eseguito il settenario, alla fine seguono il canto del Vexilla e la benedizione con la reliquia del Legno Santo.

MERCOLEDI' SANTO
UFFICIO DELLE LETTURE
Nella Chiesa di Santo Stefano viene eseguito l'antico ufficio delle letture detto "delle tenebre".
In questa serata il Sodalizio dal sacco rosso ha voluto conservare questo "ufficio delle letture"  del Giovedì Santo secondo l'antica "Liturgia delle ore".  


Il Venerdì Santo si esegue l'ultimo Pio Esercizio dei Misteri nella Chiesa di Santo Stefano, 
"GESU' MORTO E DEPOSTO DALLA CROCE"



sabato 1 marzo 2025

La Processione della Croce

 Il rito della Croce:

Antonio Secolo


Cenni storici. "Gli anziani raccontano"

Premesso che non vi sono atti nè racconti scritti dell'epoca e bisogna rifarsi a quello che viene raccontato e tramandato oralmente dagli anziani.
La Processione della Croce risale ai primi anni del 1900 quando non era nemmeno una vera e propria Processione. In effetti si racconta che per accogliere la Quaresima un corteo di fedeli partiva dalla casa del sagrestano del Purgatorio portando a seguito la Croce, che probabilmente era quella del sodalizio nero.
Il corteo faceva tappa presso le case dei vecchi amministratori e confratelli anziani dell'Arciconfraternita della Morte per rifocillarsi nella nottata, naturalmente senza la presenza di un padre spirituale.
Col tempo la semplice visita agli amministratori divenne una consuetudine e poi una vera e propria tradizione, fino a che nell'assemblea della congrega dal sacco nero il 19 dicembre del 1948 si deliberò di prendere in carico l'organizzazione della Processione della Croce e fu stabilito come itinerario quello delle Processioni Pasquali. 




Appuntamento al 05 marzo 2025 alle ore 00:00 presso la Chiesa del Purgatorio. 


martedì 25 febbraio 2025

Marzo molfettese

Il Proverbio recita

"Per San Benedetto la rondine torna sul tetto" 



5 Marzo  - LE CENERI

Processione della Croce


allo scoccare della mezzanotte, tra il Martedì grasso e il Mercoledì delle Ceneri non è un momento qualunque, è l'attimo in cui ha inizio la Quaresima. Dal portone del Purgatorio un confratello dell'Arciconfraternita "della Morte" sorregge la Croce e la consegna alla venerazione del popolo di fedeli assiepato fuori in sua attesa. La Processione della Croce primo atto dei riti della Quaresima a Molfetta, porta con se tutta una serie di ricordi che prepotentemente riaffiorano negli attimi successivi all'uscita della Croce, quel silenzio improvviso, quei pensieri di riflessione unica, quel tamburo che inizia a suonare, che colpisce il cuore, assieme a quelle note dolenti del flauto prima del clangore di tromba, che ci porta col pensiero ai primi istanti in cui ognuno dei presenti ha assistito ad una Processione della Settimana Santa. Molfetta ritrova il suo antico canto, il Vexilla, intonato dai confratelli presenti e dai fedeli tutti, si accoglie la Quaresima in Processione, di notte, al freddo ma con un calore dentro che solo certi momenti possono dare. 

Antonio Secolo. 

 Vexilla Regis prodeunt: Fulget Crucis mysterium,
Qua vita mortem pertulit, Et morte vitam protulit.
Quae vulnerata lanceae Mucrone diro, criminum
Ut nos lavaret sordibus, Manavit und(a) et sanguine.
Impleta sunt quae concinit David fideli carmine,
Dicendo nationibus: Regnavit a ligno Deus.
Arbor decor(a) et fulgida, Ornata Regis purpura,
Electa digno stipite Tam sancta membra tangere.
Beata, cuius brachiis Pret(i)um pependit saeculi:
Statera facta corporis, Tulitque praedam tartari.
 O CRUX AVE, SPES UNICA, Hoc Passionis tempore
Piis adauge gratiam, Reisque dele crimina.
Te, fons salutis Trinitas, Collaudet omnis spiritus:
Quibus Crucis victoriam Largiris, adde praemium. Amen.

 



19 Marzo:
San Giuseppe




Oggi è il giorno del Padre putativo di Gesù, infatti è anche la festa del Papà, in passato per l'occasione si accendevano dei falò per le strade, inoltre si festeggia la ricorrenza assaporando le "zeppole" di San Giuseppe.


31 marzo 

L'AVEMMERI' ALLA MEDONNE

nella notte tra il 30 e il 31 marzo dopo la mezzanotte, si ripete annualmente una consuetudine popolare. Donne e  uomini girano per le vie cittadine e scuotendo un campanello chiamano i fedeli per le preghiere alla Madonna, il richiamo che si ascolta nella notte è il seguente: 

"Ci è devoet alla Mèdonne?" 
"Ci ava disce l'Avèmmèrì alla Mèdonne?"

( Chi è devoto alla Madonna?  Chi deve dire l'Ave Maria alla Madonna?)


I devoti che possono, scendono in  strada e si dirigono al monumento del Calvario, in quel luogo si accendono dei lumini e si prega la Madonna. Il rito continua nella notte, quando i fedeli si recano prima verso la Chiesa del Purgatorio e poi verso quella di Santo Stefano per continuare a recitare le preghiere. 

I devoti che pur ascoltando il richiamo, non possono scendere in strada per recarsi al monumento del Calvario, secondo la tradizione devono recitare l'Ave Maria.

                                                               il video dell'anno 2023




mercoledì 22 gennaio 2025

Febbraio molfettese

  Il proverbio del mese recita: Febbraio corto e amaro



2 febbraio
LA CANDELORA
La solennità celebra i quaranta giorni passati dalla nascita di Gesù, la sua presentazione al tempio e la Purificazione di Maria.
un proverbio ricorda la ricorrenza: 
"Alla Nghènelòre o chiòve o nèveche ci re vu chendà nelt è quaraènd' a dì de vìerne  ha da passà"
( Alla Candelora o piove o nevica, se li vuoi contare, altri quaranta giorni d'inverno devi passare)
Programma 2025: 

9 Febbraio
San Corrado, patrono di Molfetta.

Nell'occasione si festeggia il Santo Patrono con una messa solenne, per le vie cittadine si accendono grandi falò con ceppi di legna.


La ricorrenza ricorda l’arrivo delle spoglie mortali del Santo Patrono in città nell'antica Cattedrale (Duomo di San Corrado).
Il programma 2025: 









nel video sottostante il falò per San Corrado.

il falò di San Corrado




intanto il  tempo scorre verso il periodo quaresimale.... 
appuntamento al 5 marzo alle ore 00:00.



venerdì 3 gennaio 2025

gennaio molfettese


Proverbio del mese recita:
Polvere di gennaio riempie il granaio.

6 gennaio  L’Epifania 



   “ Befana del Vigile”
Una tradizione molfettese in questo giorno era quella di recarsi presso le postazioni dei Vigili Urbani, collocate al centro degli incroci nei punti importanti della città, per portare loro dei doni quale ringraziamento per il servizio svolto quotidianamente.



17 Gennaio S. Antonio Abate
(Inizio del periodo carnevalesco) 

Anticamente davanti alla chiesa in P.zza Cappuccini  era più che una consuetudine far radunare gli animali domestici per la rituale benedizione, in effetti era una vera e propria cerimonia.
Quest' anno: