giovedì 23 marzo 2017

Molfetta in Aprile

il proverbio recita:
"Quando tuona in aprile è buon segno per il barile"



 . . . . I riti della Passione



Dal 31 marzo al 6 aprile
Settenario in onore di Maria SS. Addolorata


"Nella Città tornava Maria Piangente"
Nella Chiesa del Purgatorio in questi giorni alle ore 19:00 è celebrato il Settenario in onore di Maria SS. Addolorata, che verrà presto portata in Processione dall'Arciconfraternita della Morte.

7 Aprile
Processione di Maria SS. Addolorata
(presso la Chiesa del Purgatorio)



Secondo la simbologia popolare, Maria Vergine va in cerca del figlio condannato a morte per crocifissione.

Nel tardo pomeriggio, dinanzi la Chiesa del Purgatorio si assiepano i fedeli, in quanto al tramontar del sole, avrà luogo la Processione dell'Addolorata.
Alle ore 17:00, come vuole la tradizione, compare sulla soglia della Chiesa la Statua dell'Addolorata,  si diffondono quindi le note dello "Sventurato" di Valente. Con quel volto sofferente e quel dolore materno, simboleggiato dal pugnale conficcato nel petto, non sono rare le scene di commozione da parte del popolo che assiste al passaggio del Simulacro.
Dopo aver attraversato le vie cittadine, per nove ore di Processione, i confratelli della "Morte" rientrano il Simulacro di Maria SS Addolorata, la banda esegue lo "Stabat Mater" di Rossini. 
La prima Processione si è conclusa. Siamo alle porte della Settimana Santa.



13 Aprile
Giovedì Santo
In serata è usanza far visita " ai sepolcri" nelle Chiese.
Il risveglio alla vita è simboleggiato dall'Eucarestia esposta.
Le chiese più visitate in questo giorno sono però quella del Purgatorio e quella di Santo Stefano, dove sono esposte le statue che prenderanno parte alle Processioni della Settimana Santa.















14 Aprile
Venerdì Santo

Si effettua la Processione dei "Cinque Misteri". (Presso la Chiesa di Santo Stefano)


Le statue sono  appartenenti all'Arciconfraternita si Santo Stefano, sono di scuola veneziana e risalenti all'incirca al 1525, l' autore dovrebbe essere G.Fielle, eccetto quella di Cristo nell'orto, rifatta nel 1859 dallo scultore Napoletano G. La Rocca.
Alle ore 03:30 ha inizio la Processione, la prima statua portata al culto dei fedeli è quella di Cristo nell'orto, poi quella di Cristo Flagellato, Hecce Homo, Gesù al Calvario e infine Cristo morto.
All'uscita del simulacro del Cristo morto, la banda suona "U Conzasiegge" di Valente. Il pathos del momento è indescrivibile, i fedeli al passaggio della Processione meditano, pregano.
La ritirata avviene alle ore 12.00 il Cristo varca nuovamente la soglia della Chiesa di Santo Stefano, sotto le note del "Palmieri".



15 Aprile
Sabato Santo

Si effettua la Processione "della Pietà".
(Presso la Chiesa del Purgatorio)

L'atmosfera di devozione e meditazione continua anche il Sabato Santo, per la Processione della Pietà, molto cara e sentita come le altre.
Le statue appartengono all'Arciconfraternita della Morte, sono in cartapesta il cui autore è il maestro Giulio Cozzoli, eccetto il volto della Pietà risalente al 1700, di autore ignoto.
Alle ore 12.15 ha inizio la Processione e vengono portate al culto dei fedeli le statue nel seguente ordine:
San Pietro, la Veronica, Maria di Cleofe, Maria Salomè,  Maria Maddalena, San Giovanni evangelista ed infine la Pietà.
Alle ore 13:00 mentre in Chiesa termina la recita del "Vexilla" appare sul sagrato "la Pietà" accompagnata dalle note del "Dolor" di Saverio Calò.
Il Simulacro della Pietà portato a spalla dai confratelli dal sacco nero, ha come simbologia la Madonna che mostra ai fedeli cosa è successo a suo figlio Gesù, portato in grembo esanime, la commozione è generale.
In serata alle 21:00 circa la Processione volge al termine, la Pietà rientra in Chiesa sotto le note dello "Stabat Mater" di Rossini, il raccoglimento si fa silenzio sempre più profondo, tutto è compiuto, i riti dalla Quaresima alla settimana Santa sono ora terminati.








giovedì 2 marzo 2017

Marzo a Molfetta

Marzo mese quaresimale.

il detto recita:
Per San Benedetto la rondine torna sul tetto

19 Marzo:
San Giuseppe






Oggi è il giorno del Padre putativo di Gesù, infatti è anche la festa del Papà, in passato per l'occasione si accendevano dei falò per le strade. Inoltre si festeggia la ricorrenza mangiando le "zeppole" di San Giuseppe.


appuntamenti salienti:

I VENERDI' DI QUARESIMA
Il periodo quaresimale è contraddistinto da una serie di funzioni religiose. Durante i primi quattro Venerdì di Quaresima, l’Arciconfraternita di Santo Stefano presso la propria Chiesa, espone alla venerazione dei fedeli, una alla volta, le sculture lignee dei primi quattro Misteri dolorosi. Dopo la celebrazione della Messa, la liturgia prevede un momento di raccoglimento e di meditazione intorno al Mistero esposto.

Primo Venerdì Cristo nell'orto


Secondo Venerdì Cristo flagellato (alla Colonna)




Terzo Venerdì Cristo coronato di spine (alla canna)


Quarto Venerdì Cristo al Calvario



DOMENICHE DI QUARESIMA


A cura dell'Arciconfraternita della Morte, nel pomeriggio successivo a quello del mercoledì delle ceneri, all'interno del Purgatorio, la Pietà viene esposta ai fedeli per le successive quattro domeniche di quaresima, dove sarà eseguito dopo la messa il Pio esercizio in onore della Pietà. Alla fine del Pio esercizio seguono il canto del Vexilla e la benedizione con la reliquia del Legno Santo.




Nella notte

Il brusio cessó. . .
Dopo i 33 rintocchi del campanile della Cattedrale, i confratelli "della Morte" hanno portato in Processione la Croce. Ha avuto inizio il gran tempo, la Quaresima. 


Così i fedeli,in cammino nella notte, hanno seguito la Croce tra le vie silenziose, nella preghiera, nella riflessione.




La processione è stata  molto seguita, ha rievocato in molti dei presenti, ricordi lontani, passioni e tradizioni riaffiorano, seguendo la Croce e sentendo risuonare dopo un anno il "Ti Tè" nella notte, tra le vie di Molfetta.

Il Mercoledì delle Ceneri segna l’inizio della Quaresima, tanto amata dai Confratelli e dai molfettesi per gli antichi e suggestivi riti legati ad essa, e che a Molfetta vengono vissuti molto intensamente. 

 





* foto a cura di Antonio Secolo