Premesso che non vi sono atti nè racconti scritti dell'epoca bisogna rifarsi a quello che viene raccontato dagli anziani.
La
Processione della Croce risale ai primi anni del 1900 quando non era
nemmeno una vera e propria Processione. In effetti si racconta che per
accogliere la Quaresima un corteo di fedeli partiva dalla casa del
sacrestano del Purgatorio portando a seguito la Croce, che probabilmente
era quella del sodalizio nero.
Il
corteo faceva tappa presso le case dei vecchi amministratori e
confratelli anziani dell'Arciconfraternita della Morte per rifocillarsi
nella nottata, naturalmente senza la presenza di un padre spirituale.
Col
tempo la semplice visita agli amministratori divenne una consuetudine e
poi una vera e propria tradizione, fino a che nell'assemblea della
congrega dal sacco nero il 19 dicembre del 1948 si deliberò di prendere
in carico l'organizzazione della Processione della Croce e fu stabilito
come itinerario quello delle Processioni Pasquali.
Nella
notte tra il martedì grasso e il mercoledì delle ceneri, precisamente a
mezzanotte, ha luogo la Processione della Croce che dà inizio a tutte
le tradizioni molfettesi del periodo.
Sin
dalle ore 23:00 si radunano i fedeli nei pressi della Chiesa del
Purgatorio, sfidando le temperature invernali della notte, aspettando la
mezzanotte per partecipare all'emozionante cerimonia.
Alle ventiquattro, trentatrè rintocchi del campanile della Cattedrale risuonano nell'aria gelida.
Il
flauto, il tamburo e la grancassa fino agli squilli della tromba
ritmano il TiTè, conosciuto anche come "il lamento di Maria", suono
inconfondibile delle Processioni Pasquali che ha accompagnato tutti i
presenti, dalla fanciullezza ai nostri giorni, nei riti della tradizione
molfettese.
Il
corteo procede lento e mesto, intervallando il suono del TiTè alla
recita del rosario seguito dal canto del "Vexilla Regis", concludendo il
suo percorso al monumento del Calvario dove dopo una breve sosta,
ascoltando la predica del Padre Spirituale dell'Arciconfraternita della
Morte, si ritorna al Purgatorio. La Processione si conclude, siamo
entrati nella Quaresima, il tempo della riflessione, il tempo delle
tradizioni secolari.