COVID-19
"I coronavirus (CoV) sono un’ampia famiglia di virus respiratori che possono causare malattie da lievi a moderate, dal comune raffreddore a sindromi respiratorie come la MERS (sindrome respiratoria mediorientale, Middle East respiratory syndrome) e la SARS (sindrome respiratoria acuta grave, Severe acute respiratory syndrome). Sono chiamati così per le punte a forma di corona che sono presenti sulla loro superficie.
I coronavirus sono comuni in molte specie animali (come i cammelli e i pipistrelli) ma in alcuni casi, se pur raramente, possono evolversi e infettare l’uomo per poi diffondersi nella popolazione. Un nuovo coronavirus è un nuovo ceppo di coronavirus che non è stato precedentemente mai identificato nell'uomo. In particolare quello denominato provvisoriamente all'inizio dell'epidemia 2019-nCoV, non è mai stato identificato prima di essere segnalato a Wuhan, Cina a dicembre 2019.
Nella prima metà del mese di febbraio l'International Committee on Taxonomy of Viruses (ICTV), che si occupa della designazione e della denominazione dei virus (ovvero specie, genere, famiglia, ecc.), ha assegnato al nuovo coronavirus il nome definitivo: "Sindrome respiratoria acuta grave coronavirus 2" (SARS-CoV-2). Ad indicare il nuovo nome sono stati un gruppo di esperti appositamente incaricati di studiare il nuovo ceppo di coronavirus. Secondo questo pool di scienziati il nuovo coronavirus è fratello di quello che ha provocato la Sars (SARS-CoVs), da qui il nome scelto di SARS-CoV-2.
Il nuovo nome del virus (SARS-Cov-2) sostituisce quello precedente (2019-nCoV).
Sempre nella prima metà del mese di febbraio (precisamente l'11 febbraio) l'OMS ha annunciato che la malattia respiratoria causata dal nuovo coronavirus è stata chiamata COVID-19. La nuova sigla è la sintesi dei termini CO-rona VI-rus D-isease e dell'anno d'identificazione, 2019."
Aimè questo virus in questi giorni sta mietendo delle vittime, in Italia e nel mondo vi sono migliaia di persone contagiate, tanto che l'OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) sta pensando di pronunciarsi sull'argomento identificandolo come una PANDEMIA.
PURTROPPO A CAUSA DI QUESTO VIRUS LE NOSTRE VITE SONO STATE CONDIZIONATE.
Guai a pensare che non fosse giusto farlo, il governo italiano ha emanato in questi giorni un decreto legge 23 febbraio 2020, n. 6 Misure urgenti in materia di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da COVID-19, che prevede tra le altre cose il divieto di salutarsi con baci e abbracci, di non darsi la mano per il saluto, di sostare a una distanza di un metro dagli altri, la chiusura delle scuole per 15 gg e il divieto di manifestazioni di ogni natura sino al 3 aprile 2020.
Da ciò consegue che la Processione dell'Addolorata proprio prevista in data 3 aprile 2020 fosse posticipata (al giorno successivo prima data utile?), che inevitabilmente le nostre tradizioni, i riti, le messe, il settenario in onore della B.V. Addolorata fossero condizionate da questo virus e dal suo veloce contagio tra la gente.
Di seguito riporto le indicazioni della Diocesi di Molfetta:
"Nel territorio della nostra Diocesi non si sono al momento registrati casi relativi a persone affette o contaminate da Covid-19. Tuttavia, alla luce del Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, emanato in data 4 marzo 2020 e recanti “Misure per il contrasto e il contenimento sull’intero territorio nazionale del diffondersi del virus COVID-19”, tenuto conto delle indicazioni della Conferenza Episcopale Italiana e della Conferenza Episcopale Pugliese diffuse con Note odierne, dispongo che in tutte le chiese si osservino le seguenti misure precauzionali:
- le acquasantiere restino vuote;
- il gesto dello scambio di pace sia omesso;
- la comunione sia distribuita sulla mano;
- le attività formative e di catechesi siano sospese fino al 15 marzo p.v. e in attesa di nuove disposizioni;
- al termine di funerali, trigesimi e anniversari le condoglianze siano evitate;
- al termine delle celebrazioni gli ambienti siano adeguatamente areati.
Come ribadisce la CEI nella predetta Nota, nelle aree non a rischio -come la Nostra Diocesi- sia salvaguardata la celebrazione della Santa Messa, sia feriale che festiva, così come gli appuntamenti di preghiera che caratterizzano il tempo della Quaresima."
Gli appuntamenti con la tradizione musicale sono variati, queste le nuove date, qualora la situazione non peggiori (ad oggi 7 marzo 2020):
Ulteriori novità saranno aggiornate.