domenica 28 febbraio 2021

Le domeniche di Quaresima - il Pio esercizio in onore di Maria SS della Pietà




Il Pio esercizio in onore di Maria SS della Pietà


 1
Nel mirarvi, o mio buon Gesù deposto in grembo alla Vostra SS. ma Madre, ammiriamo la grandezza del Vostro amore, e la singolarità del beneficio che ci avete fatto nel redimerci a così caro prezzo dalla schiavitù dell' inferno, e restituirci alla libertà dei figli di Dio.
Potevate redimere il mondo con una sola lacrima e avete voluto spargere tutto il Vostro sangue e ciò che faceste per tutti gli uomini, Voi l' avreste fatto anche per un' anima sola.
Deh! per quel capo traforato di spine, fate, o Gesù, che la nostra mente non lasci mai di pensare alla Vostra passione, alla Vostra morte, al fine di corrispondere a tanto amore con una inalterabile fedeltà al Vostro santo servizio. E Voi, o Regina dei Martiri, Addolorata Maria, per quel tormento indicibile, che provaste nel vederVi deposto in grembo il Vostro caro Unigenito, coperto di piaghe ed inondato di sangue, otteneteci, Vi preghiamo, la grazia di piangere continuamente le nostre colpe, che furono la cagione di tutti i patimenti del Vostro divin Figlio e di Voi.

Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
Canto:
Quest’ è il Calvario e quella
È la sanguinea Croce
Su cui di scempio atroce
Il tuo Figliuol morì.

Ah rimirarlo oh! Come
Crescon gli strazi tuoi,
Raddoppia i colpi suoi
Lo stral che ti ferì.

2
Che non faceste, o Gesù, per animarci a camminare sulla strada dei patimenti, unica via della salute? Non contento di soffrire i rigori delle stagioni, gl' incomodi della povertà, la stanchezza, la fame, la sete, le ingratitudini del popolo, le calunnie dei farisei, la infedeltà dei discepoli, Voi avete voluto essere catturato come un malfattore, trascinato come un giumento, flagellato come uno schiavo, condannato come un reo, posposto ad un omicida, crocifisso in mezzo ai ladri come il peggiore degli uomini, ed ora Vi presentate a noi freddo cadavere, deposto in grembo alla Vostra SS. Madre. Deh! per quel volto illividito dagli sputi, per quelle orecchie assordate dalle bestemmie, per quella bocca amareggiata dal fiele, per quel corpo flagellato e ridotto a una sola piaga, fate, o Signore, che noi sopportiamo pazientemente tutto quello che di dispiacevole ci accadrà in questo mondo, e che conformandoci in tutto a Voi, preferiamo la povertà alla ricchezza, la fatica al riposo, i patimenti ai piaceri. E Voi, o Regina dei Martiri, Addolorata Maria, che crocifissa in tutti i momenti della Vostra vita, soffriste nell' interno del cuore tutti i tormenti che il Vostro Figlio soffrì in ogni parte del corpo, otteneteci la grazia di portar generosamente con Voi la mistica croce dei patimenti al fine di avere in questo mondo una caparra sicura della beatitudine eterna.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.

3.
Quante verità non insegnate Voi da quella Croce, o amabilissimo nostro Gesù! Voi ci fate conoscere la grandezza infinita di Dio, dacchè fu necessario il sacrificio della Vostra vita divina per riconciliarlo con noi; la bruttezza del peccato, dacchè il Padre Eterno non ha risparmiato nemmeno Voi, Suo dilettissimo Figlio, anzi Vi trattò con un rigore insuperabile, solo perchè Vi assumeste il carico delle nostre iniquità e la sembianza del peccatore; finalmente il pregio dell' anima nostra, giacchè l' avete Voi preferita alla Vostra vita medesima, riscattandola a costo di tante ignominie e patimenti. Deh! per quel sangue, che versaste dalle mani e dai piedi, trapassati dai chiodi, al fine di cancellare quel decreto di condanna che stava scritto contro di noi, fate, o Signore, che guardiamo il peccato come il più grande nemico di Voi e dell' anima nostra, affinchè preferiamo qualunque afflizione che accogliere in noi un' altra volta un mostro sì detestabile. E Voi, o Regina dei Martiri, Addolorata Maria, che per la salute del mondo sacrificaste generosa il Vostro caro Unigenito, e dopo aver assistito alle Sue penose agonie, lo accoglieste deposto dalla croce nel Vostro grembo, otteneteci la grazia di essere sempre disposti a sacrificare la vita, anzichè disgustare un' altra volta colla minima offesa il Vostro divin Figlio, morto per noi.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
Canto:

Torni alle mura ingrata
Ove orme il Figlio impresse
E su quell’ orme istesse
Tu rivolgesti il piè.

Fu duol seguirlo in pena
Vederlo in tanto affanno,
Ma or maggior è il danno
Che più non è con te.


4.
Quante virtù non ci insegnate, amabilissimo nostro Gesù, nel vederVi così amaramente e crudelmente flagellato. Voi Vi siete assoggettato a tanti obbrobrii e pene, ed infine alla morte di croce per obbedire ai decreti del Vostro divino Padre, che volle il sacrificio della Vostra vita, per riconciliarsi con noi. Beato in Voi stesso da tutta l' eternità, Voi non avete nè dovere, nè interesse di patire per noi, ma l' amore infinitamente generoso, che ci avevate sempre portato, Vi ha reso sempre superiore a tutte le ragioni che avevate di abbandonarci alla nostra meritata riprovazione. Deh! per tante virtù, che esercitaste nella Vostra passione, insegnateci, o Gesù, ad obbedire esattamente a tutti i comandi Vostri e dei superiori, che Vi rappresentano su questa terra e ad amare ovunque tutti i nostri prossimi come noi stessi per amor Vostro; e finalmente a dimenticare e a ricambiare coi benefici tutti i torti che potremo ricevere.  E Voi, o Regina dei Martiri, Addolorata Maria, per quella ammirabile fortezza di animo con cui tolleraste tanti maltrattamenti fatti dai giudei al Vostro dilettissimo Figlio, ottenete a noi, tutti la grazia di compassionare e di piangere i traviamenti dei nostri fratelli, senza mai cercar altro che la loro conversione e la loro salvezza eterna.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.


5.
Che potevate fare di più per farVi amare da noi, amabilissimo nostro Gesù? Voi Figliuolo di Dio, oggetto delle compiacenze del Padre, Voi il più bello tra i figliuoli degli uomini, voleste divenire per noi l' uomo dei dolori. Non contento di illuminarci con la Vostra dottrina, di animarci col Vostro esempio, di riscattarci col Vostro sangue, di vivificarci colla Vostra morte, continuate ad attrarci colla Vostra grazia, e a fare per noi le parti di Avvocato presso l' Eterno Vostro Padre nel cielo. Deh! per quella ferita, che voleste subire anche dopo la morte nel Vostro adorabile costato, per quel sangue, per quell' acqua, che scaturirono dal Vostro cuore, non permettete, o caro Gesù, che colle nostre prevaricazioni rendiamo inutili tanti Vostri patimenti, ma fate che, dopo averVi servito con fedeltà e con fervore, incontriamo la morte dei giusti e veniamo un giorno a godere la gloria del Paradiso. E Voi, o Regina dei Martiri, Addolorata Maria, che siete circondata da una gloria superiore a quella di tutti i santi e di tutti gli angeli; mirabilmente ricompensata di tutti i patimenti sofferti su questa terra, ottenete a noi tutti la grazia di imitare continuamente le Vostre eroiche virtù, al fine di meritare la Vostra potentissima protezione in vita e in morte, e la partecipazione alla Vostra beatitudine nella eternità.
Padre Nostro, Ave Maria, Gloria al Padre.
 

Canto:
Madre che il Figlio gemi
Ritolto agli occhi tuoi,
Né più mirarlo puoi
Col nuovo tuo martir.

Mentre dolente e priva
D’ ogni conforto sei
Dolente io pur vorrei
I passi tuoi seguir.



PREGHIERA:

Amabilissimo nostro Gesù, che per la redenzione del mondo voleste nascere, essere circonciso, riprovato dai Giudei, e da Giuda tradito con un bacio, essere legato con funi e catene, come agnello innocente condotto al macello, ed indegnamente presentato al cospetto di Anna, Caifa, Pilato ed Erode, accusato da falsi testimoni, caricato di flagelli, di obbrobri, imbrattato di sputi, coronato di spine, battuto cogli schiaffi, percosso con la canna, velato nella faccia, spogliato nelle vesti, confitto con chiodi nella Croce, abbeverato di fiele ed aceto, e trafitto con una lancia, Voi Signor nostro Gesù Cristo, in virtù di queste santissime vostre pene, e per i meriti della Vostra santa Croce, preservateci dalle pene dell' inferno, e degnatevi di condurci ove conduceste il buon ladrone crocifisso con Voi, che regnate col Padre e con lo Spirito Santo un solo Dio nei secoli dei secoli. E Voi, o grande Regina dei Martiri, la più desolata fra tutte le Madri per il Vostro dolore, che è immenso come il mare, perchè tutte le piaghe che i peccati degli uomini hanno impresse nel sacro corpo del Vostro divin Figliuolo, sono tutte riunite a trafiggere il Vostro cuore, guardate noi poveri peccatori sinceramente pentiti d' aver trafitto il divin Redentore. Le colpe che abbiamo commesse sono più gravi di quelle che noi possiamo soffrire per cancellarle. Deh! Madre beata, imprimete nel nostro cuore le piaghe santissime del vostro amore, affinchè non bramiamo che di patire e morire con Gesù crocifisso, e spirar la nostra anima fra le Vostre amorosissime braccia. Amen.



Salve, Regina,
madre di misericordia,
vita, dolcezza e speranza nostra, salve.
A te ricorriamo,
esuli figli di Eva;
a te sospiriamo, gementi e 
piangenti in questa valle di lacrime.
Orsù dunque, avvocata nostra,
rivolgi a noi gli occhi
tuoi misericordiosi.
E mostraci, dopo questo esilio, Gesù,
il frutto benedetto del tuo Seno.
O clemente, o pia, o dolce Vergine Maria!




Vexilla Regis prodeunt
 Fulget Crucis mysterium,
Qua vita mortem pertulit, 
Et morte vitam protulit. 
Quae vulnerata lanceae
 Mucrone diro, criminum
Ut nos lavaret sordibus, 
Manavit und(a) et sanguine. 
Impleta sunt quae concinit
 David fideli carmine,
Dicendo nationibus: 
Regnavit a ligno Deus
 Arbor decor(a) et fulgida,
 Ornata Regis purpura,
Electa digno stipite 
Tam sancta membra tangere.
Beata, cuius brachiis
 Pret(i)um pependit saeculi
Statera facta corporis,
 Tulitque praedam tartari.
O Crux ave Spes unica 
Hoc Passionis tempore
Piis adauge gratiam, 
Reisque dele crimina.
Te, fons salutis Trinitas,
 Collaudet omnis spiritus:
Quibus Crucis victoriam Largiris, 
adde praemium. 
Amen.


De profùndis clamàvi ad te, Dòmine;
Dòmine, exàudi vocem meam.
Fiant àures tuae intendèntes
in vocem deprecatiònis meae.

Si iniquitàtes observàveris, Dòmine,
Dòmine, quis sustinèbit?
Quia apud te propitiàtio est
et propter legem tuam sustìnui te, Dòmine.

Sustìnuit ànima mea in verbo ejus,
speràvit ànima mea in Dòmino.

A custòdia matutìna usque ad noctem,
speret Ìsraël in Dòmino,
quia apud Dòminum misericòrdia,
et copiòsa apud eum redèmptio.
Et ipse rèdimet Ìsraël
ex òmnibus iniquitàtibus ejus.


* foto a cura di Antonio Secolo. 

giovedì 18 febbraio 2021

Riti Quaresimali

VENERDI' DI QUARESIMA





Il periodo quaresimale è contraddistinto da una serie di funzioni religiose. Durante i primi quattro Venerdì di Quaresima, l’Arciconfraternita di Santo Stefano presso la propria Chiesa, espone alla venerazione dei fedeli,  una alla volta, le sculture lignee dei primi quattro Misteri dolorosi. Dopo la celebrazione della Messa, la liturgia prevede un momento di raccoglimento e di meditazione intorno al Mistero esposto.



Primo Venerdì Cristo nell'orto
SECOLO ANTONIO


Secondo Venerdì Cristo flagellato (alla Colonna)


SECOLO ANTONIO



Terzo Venerdì Cristo coronato di spine (alla canna)


SECOLO ANTONIO



Quarto Venerdì Cristo al Calvario


SECOLO ANTONIO




DOMENICHE DI QUARESIMA
SECOLO ANTONIO



A cura dell'Arciconfraternita della Morte, nel pomeriggio successivo a quello del mercoledì delle ceneri, all'interno del Purgatorio, la Pietà viene esposta ai fedeli per le successive quattro domeniche di quaresima, dove sarà eseguito dopo la messa il Pio esercizio in onore della Pietà. Alla fine del Pio esercizio seguono il canto del Vexilla e la benedizione con la reliquia del Legno Santo.
SECOLO ANTONIO

martedì 16 febbraio 2021

Il mercoledì delle Ceneri, 17/02/2021

Cliccando sul link potrete assiste al  toccante momento dell’esposizione della Croce in questo mercoledì delle ceneri 2021. 



Un momento che con grande tristezza è entrato nella Storia non solo dell’Arciconfraternita, ma anche di Molfetta e delle sue tradizioni.

PROSIT 

Molfetta, Processione della Croce A.D. 2020


nel ricordo di ciò che è stato . . . .

domenica 14 febbraio 2021

La Processione della Croce A.D. 2021

Croce 2021: distanti ma vicini
Comunicazione ufficiale dell’Arciconfraternita della Morte
 Al via la Quaresima 2021, una Quaresima che ci vede ancora coinvolti in una delicata situazione sanitaria che impone delle scelte importanti e nel pieno rispetto delle normative vigenti.



L’Arciconfraternita della Morte in occasione della tradizione processione della Croce intende dare un segnale forte: mai come in questo momento è importante restare vicini anche se distanti, sentirci una comunità anche se lontani.
La notte tra Martedì e Mercoledì prossimo non si terrà la consueta processione della Croce per le vie della città.
Ma l’Arciconfraternita ha voluto comunque organizzare due iniziative che virtualmente uniranno i confratelli, consorelle e fedeli tutti.

- 𝐌𝐞𝐫𝐜𝐨𝐥𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟕 𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟎:𝟎𝟎 𝐬𝐮𝐥𝐥𝐚 𝐩𝐚𝐠𝐢𝐧𝐚 𝐅𝐚𝐜𝐞𝐛𝐨𝐨𝐤 𝐝𝐞𝐥𝐥’𝐀𝐫𝐜𝐢𝐜𝐨𝐧𝐟𝐫𝐚𝐭𝐞𝐫𝐧𝐢𝐭𝐚 𝐯𝐞𝐫𝐫𝐚̀ 𝐩𝐮𝐛𝐛𝐥𝐢𝐜𝐚𝐭𝐨, 𝐢𝐧 𝐝𝐢𝐟𝐟𝐞𝐫𝐢𝐭𝐚, 𝐮𝐧 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚 𝐚𝐢 𝐩𝐢𝐞𝐝𝐢 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐂𝐫𝐨𝐜𝐞;
- 𝐬𝐞𝐦𝐩𝐫𝐞 𝐌𝐞𝐫𝐜𝐨𝐥𝐞𝐝𝐢̀ 𝟏𝟕 𝐅𝐞𝐛𝐛𝐫𝐚𝐢𝐨, 𝐝𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟎𝟔.𝟑𝟎 𝐚𝐥𝐥𝐞 𝐨𝐫𝐞 𝟐𝟎.𝟑𝟎 𝐥𝐚 𝐂𝐫𝐨𝐜𝐞 𝐬𝐚𝐫𝐚̀ 𝐞𝐬𝐩𝐨𝐬𝐭𝐚 𝐬𝐮𝐥 𝐬𝐚𝐠𝐫𝐚𝐭𝐨 𝐝𝐞𝐥 𝐏𝐮𝐫𝐠𝐚𝐭𝐨𝐫𝐢𝐨 𝐩𝐞𝐫𝐦𝐞𝐭𝐭𝐞𝐧𝐝𝐨 𝐚 𝐭𝐮𝐭𝐭𝐢 𝐜𝐨𝐥𝐨𝐫𝐨 𝐜𝐡𝐞 𝐯𝐨𝐫𝐫𝐚𝐧𝐧𝐨 𝐝𝐢 𝐟𝐞𝐫𝐦𝐚𝐫𝐬𝐢 𝐩𝐞𝐫 𝐮𝐧 𝐛𝐫𝐞𝐯𝐞 𝐦𝐨𝐦𝐞𝐧𝐭𝐨 𝐝𝐢 𝐩𝐫𝐞𝐠𝐡𝐢𝐞𝐫𝐚.

“𝘐𝘯𝘪𝘻𝘪𝘢 𝘪𝘭 𝘱𝘦𝘳𝘪𝘰𝘥𝘰 𝘮𝘰𝘭𝘵𝘰 𝘱𝘳𝘰𝘣𝘢𝘣𝘪𝘭𝘮𝘦𝘯𝘵𝘦 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘷𝘪𝘴𝘴𝘶𝘵𝘰 𝘦 𝘴𝘦𝘯𝘵𝘪𝘵𝘰 𝘥𝘢𝘭𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘤𝘪𝘵𝘵𝘢̀: 𝘴𝘢𝘳𝘢̀ 𝘶𝘯 𝘢𝘯𝘯𝘰 𝘱𝘢𝘳𝘵𝘪𝘤𝘰𝘭𝘢𝘳𝘦 𝘤𝘩𝘦 𝘤𝘪 𝘷𝘦𝘥𝘦 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘪𝘮𝘱𝘦𝘨𝘯𝘢𝘵𝘪 𝘢 𝘤𝘰𝘮𝘣𝘢𝘵𝘵𝘦𝘳𝘦 𝘶𝘯 𝘷𝘪𝘳𝘶𝘴 𝘤𝘩𝘦 𝘩𝘢 𝘤𝘢𝘮𝘣𝘪𝘢𝘵𝘰 𝘭𝘦 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘦 𝘷𝘪𝘵𝘦. 𝘙𝘪𝘷𝘰𝘭𝘨𝘪𝘢𝘮𝘰 𝘪𝘭 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘰 𝘢𝘶𝘨𝘶𝘳𝘪𝘰 𝘢 𝘵𝘶𝘵𝘵𝘪 𝘪 𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘭𝘭𝘪 𝘥𝘦𝘭𝘭’𝘈𝘳𝘤𝘪𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘳𝘯𝘪𝘵𝘢 𝘥𝘦𝘭𝘭𝘢 𝘔𝘰𝘳𝘵𝘦 𝘥𝘢𝘭 𝘚𝘢𝘤𝘤𝘰 𝘕𝘦𝘳𝘰 𝘥𝘪 𝘔𝘰𝘭𝘧𝘦𝘵𝘵𝘢, 𝘥𝘢𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘨𝘪𝘰𝘷𝘢𝘯𝘪 𝘢 𝘲𝘶𝘦𝘭𝘭𝘪 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘢𝘯𝘻𝘪𝘢𝘯𝘪: 𝘪𝘯 𝘶𝘯 𝘮𝘰𝘮𝘦𝘯𝘵𝘰 𝘤𝘰𝘴𝘪̀ 𝘥𝘪𝘧𝘧𝘪𝘤𝘪𝘭𝘦, 𝘴𝘢𝘳𝘢̀ 𝘢𝘯𝘤𝘰𝘳𝘢 𝘱𝘪𝘶̀ 𝘪𝘮𝘱𝘰𝘳𝘵𝘢𝘯𝘵𝘦 𝘳𝘢𝘤𝘤𝘰𝘨𝘭𝘪𝘦𝘳𝘤𝘪 𝘪𝘯 𝘱𝘳𝘦𝘨𝘩𝘪𝘦𝘳𝘢, 𝘥𝘪𝘴𝘵𝘢𝘯𝘵𝘪 𝘮𝘢 𝘶𝘯𝘪𝘵𝘪 𝘯𝘦𝘭𝘭’𝘢𝘮𝘰𝘳𝘦 𝘪𝘯𝘤𝘰𝘯𝘥𝘪𝘻𝘪𝘰𝘯𝘢𝘵𝘰 𝘱𝘦𝘳 𝘭𝘢 𝘯𝘰𝘴𝘵𝘳𝘢 𝘈𝘳𝘤𝘪𝘤𝘰𝘯𝘧𝘳𝘢𝘵𝘦𝘳𝘯𝘪𝘵𝘢”.

Questo il nostro augurio per una Quaresima che sia vero cammino di fede condiviso.

*dalla pagina FB del Sodalizio 

venerdì 5 febbraio 2021

il Rito della Croce

17 febbraio 2021 ore 00.00
Inizia la Quaresima e da programma si svolge la Processione della Croce (secondo le norme vigenti in materia di contrasto al Covid-19 non si terrà il rito secolare). 
L'anno scorso è stata l'unica Processione svolta durante la Quaresima 2020 in quanto tenutasi prima delle restrizioni dei DPCM. 

Cenni storici. "Gli anziani raccontano"

Premesso che non vi sono atti nè racconti scritti dell'epoca bisogna rifarsi a quello che viene raccontato dagli anziani.
La Processione della Croce risale ai primi anni del 1900 quando non era nemmeno una vera e propria Processione. In effetti si racconta che per accogliere la Quaresima un corteo di fedeli partiva dalla casa del sagrestano del Purgatorio portando a seguito la Croce, che probabilmente era quella del sodalizio nero.
Il corteo faceva tappa presso le case dei vecchi amministratori e confratelli anziani dell'Arciconfraternita della Morte per rifocillarsi nella nottata, naturalmente senza la presenza di un padre spirituale.
 Col tempo la semplice visita agli amministratori divenne una consuetudine e poi una vera e propria tradizione, fino a che nell'assemblea della congrega dal sacco nero il 19 dicembre del 1948 si deliberò di prendere in carico l'organizzazione della Processione della Croce e fu stabilito come itinerario quello delle Processioni Pasquali. 



I video riguardanti la Processione della Croce:









con fede e devozione.
Antonio Secolo.