lunedì 28 novembre 2016

Dicembre a Molfetta


il proverbio del mese recita:
"Se piove per S. Bibiana, piove per 40 giorni e una settimana"

Dicembre senza dubbio ci riconduce a tutto ciò che concerne il Natale, mese ricco di tradizioni.
A Molfetta come in tutto il mondo cattolico si celebra la nascita di Cristo, ma fin dall'inizio di Dicembre le tradizioni entrano nel vivo, basti pensare al 6 dicembre, S,Nicola, che da Secoli ormai, omaggia i bambini buoni, con dolciumi e regali di ogni tipo, oppure alla Santa Allegrezza.

6 dicembre San Nicola di Bari


La festa più bella che ogni bambino (e non solo) aspetta.
La tradizione popolare vuole che in questa notte, tra il 5 e il 6 dicembre, arrivi San Nicola a portare ai bimbi buoni il piatto, ricco di dolciumi, e i giocattoli che tanto hanno desiderato. La tradizione vuole anche che per i bimbi meno bravi San Nicola porti cenere e carbone, ma il Santo tanto amato, non è stato mai così cattivo....

il proverbio che ricorda la ricorrenza recita:
Sènd'à Necoèle porte bòen'e nòev e bòen'e sorte
( San Nicola porta buona nuova e buona sorte)

La poesia che mi piace ricordare è:

" Sènda Necòele vè pe mère
  vè vestut'a mèrènere
  vè cu libre e cu bastòne
  vè cu sacche e ne uegnòne.
  E' nu vecchie Menzignòere
  vè de notte a nisciun'or:
 mètte dulce e chembitte,
 mètte fiche e cecchelate,
 ind'o scarpe preparate"

La poesia scritta dal Prof. Vincenzo Valente dice nella scarpa, in quanto in tempi antichi, i bimbi ponevano una scarpa vicino al camino, per poi trovarla piena di dolci al mattino.

Il Santo, Vescovo di Mira e patrono della RUSSIA, è amato da secoli da tutti i molfettesi.


8 dicembre 
L'Immacolata Concezione

La ricorrenza è preceduta dalla novena nella Chiesa di San Bernardino, dove è venerata la statua della Madonna.
Il Simulacro viene portato in Processione per le vie cittadine ogni anno.


Un proverbio molfettese recita così:
"Alla Mècolate trènd'a carrine òene ammètrate"
( per l'Immacolata, trenta carlini sono maturati) a ricordo del pagamento della pigione della casa.

mi piace ricordare la Confraternita dell'Immacolata nella Settimana Santa, quando nel Sabato Santo porta a spalla l'Immagine della "Maddalena".



10 dicembre
Beata Vergine di Loreto

La Beata Vergine di Loreto è venerata a Molfetta nella Chiesa di Santa Teresa, la statua è in cartapesta e l'autore risulta essere Salvatore Bruno, di Bari.



Preghiera a Maria, Vergine Lauretana

Preghiera a Maria, Vergine Lauretana
O Maria Vergine Lauretana,
il mondo ha nostalgia di te!
La tua piccola "casa" è memoria eloquente
di valori perduti ma ancora sognati:
le povere pietre silenziosamente parlano
e gridano che è Dio la vera ricchezza;
la semplicità insegna e dolcemente ricorda
che l'umiltà è la terra della vera grandezza.

O Maria, Vergine Lauretana:
il silenzio della tua "casa"
custodisce un sì che ci appartiene
e al quale noi tutti apparteniamo:
è il sì che ha interrotto
la catena dei nostri "no";
è il sì che è diventato Corpo del Figlio di Dio,
Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre.

O Maria, Vergine Lauretana:
mentre passano i secoli ed i millenni,
noi ci appoggiamo al tuo Cuore di Madre
per intonare nel nostro povero cuore
la melodia del tuo sì,
che ci riempie di Eterno
e ci rende pellegrini felici
verso la "Santa Casa" dei figli di Dio.
Amen.
nella settimana Santa, la Confraternita della Beata Vergine di Loreto, partecipa nella Processione del Sabato Santo, portando a spalla l'immagine di "Maria Salomè"



13 dicembre
Santa Lucia




La tradizione vuole che si preparino dei tarallucci  cosparsi di zucchero a velo, detti 
"gli occhi di Santa Lucia"

da oggi e per dieci giorni  viene eseguito per le strade di Moilfetta, il canto natalizio della Santa Allegrezza:

La Santa Allegrezza

Cantar io voglio la Santa Allegrezza di Dio bellezza a maggior
dignità

s'è incarnato in la Vergine Pia lasciando a Maria la
Verginità.

Con amor tanto quando lo volle lo Spirito Santo

Quando gravida fosti o Regina il cielo divino facesti stupir

quando l'intese Giuseppe devoto cercava un loco per partorir.

Con umil gergo, e con Maria cercava l'albergo

Che certa gente l'avesse condotta in luogo illustre fu
fallimento

Non vi furon palazzi ne sale ma in misera stalla fuor di
Betlem.

la fè l'entrata la famiglia così addolorata.

San Giuseppe Patriarca sovrano stese la mano per coglier del
fien,

ed ei non visto, con mano pia fè il letto a Maria
seren,

dove depose la bellezza di tutte le rose.

Quando Maria in presepio stava fra due animali la si trovava

e l'asinello che era perfetto s'inchinava a quel bel
pargoletto

e quel gran bove col suo fiato gli dava calore.

Al suonar della mazzenotte....... s'apriron le porte dell'alto del
ciel

e col favor dello Spirito Santo con suoni e canti partorì sul
fien

nacque il bambino il Re del cielo Sovrano e Divino.

Allor discesa dal cielo in terra la musica bella si fe sentire

con organi e gran sinfonia la profezia si sentiva dir

Gloria ed onore è nato il Messia il Dio Redentore.

Chi non ha visto la luna e le stelle si lucide e belle che il ciel
lumino?

E i pastori che in campagna stavan  accorti dal parto ognun
s'allegro

dicevan tutti Cristo è nato per nostra salute.

Un pastorino con un agnellino lo porge al Bambino con gran
devozione

e i compagni che furono arrivati dicevan beati quest'orazione:

Con forme tali Stanotte è nato fra due animali.

Una stella dal ciel più lucente Tre magi d'Oriente si manda a
chiamar,

Subitamente montarono in sella, e presso una stella san ben
camminar,

Son tre corone Che al Bambino portavano doni.

Arrivati di Erode al palazzo, con tutto quollazzo si voller
posar

ma per la stella che allor disparve da quelle parti non voller
passar,

perchè Erode era un Re falso un Re traditore.

Si partrono i tre potenti pensoso e in silenzio ognun camminò,

E con un corso reale perfetto, giunti a Betlemme ognun si
fermò

con voglie buone cavalcarono le tre corone.

Arrivati Gaspar, Baldassarre, Melchior fer l'etrata ognun si
prostrò

Chi d'incenso, di mirra, chi d'oro al bambino lasciarono un
dono.

Per salvazione Dio lor dette la benedizione.

Abbiamo inteso da molte persone che al vecchio Simeone l'andò ad
offrir

subitamente in braccio sel vide predisse a Maria che avea da
partir Tormento atroce e

dalla fine morire in croce.

Volle Iddio venire al mondo con feste, giocando

e con allegriama alla fine fu trafitto in croce avanti a Maria con
pena atroce.

Per redenzione dell'umana generazione.

Ue la Patròene ue
la Patròene iess'u chènistre de re còese bòene..

Ue la Patròene ue la Patròene iess'u chènistre de re cèese
bòene....

La Santa Allegrezza è sempre suggestiva e tocca i cuori dei
molfettesi quando viene ascoltata, nella sua meravigliosa semplicità.




altro canto natalizio molfettese che felicemente ricordo è :

Nònne Nònne


Nònne nònne nònne à partorite la Medonne

à fatt nu belle Bambine bièngh e russe e riccioline,

"Care o'mè, demme re pene"

"Care figghie, ne ne stè, e va viteind'alla sportèdde

n'ava sta nù stuzzarèdde"

La Medonne scì a vedè, Gesù Criste s'angenecchiò;

e mò passe la dottrina e 'nge'mbarimme l'Ave Marìe,

ca ci nùie nen la 'mbarrimme

a Paravise nen ge scimme

o Paravise re cose belle, ci r'accatte e ci re venne

E r'accatte la palemmèdde è vit'è vite cè porte 'mmène.

E porte u garòfele, e n'giù porte a Gesù Criste.

Gesù Criste u aderò tutt'u munne se salvò;

se salvò grenne grenne,

Criste è mùerte a trèndatrè ènne.

trèndatrè ènne 'n su la croesce

Criste è muerte, Criste in croesce

a mblì mblò, mo passe Sènde Necòele

Lusce appecciate e chènnèle stetate.

U liette è chine de spine addò repos Gesù Bambine,

u liette è chine de ròses addò repos' la Medonne.



15 Dicembre
Novena del Santo Natale

In tutte le chiese molfettesi inizia la Novena che ci porterà al Santo Natale.
Tradizionalmente si preparano i presepi anche nelle Chiese.



spiega Wikipedia:
"il presepe (o presepio) è una rappresentazione della nascita di Gesù, derivata da tradizioni medievali.
Il termine deriva dal latino praesaepe, cioè greppiamangiatoia, ma anche recinto chiuso dove venivano custoditi ovini e caprini composto da prae = innanzi e saepes = recinto, ovvero luogo che ha davanti un recinto. Un'altra ipotesi fa nascere il termine dapraesepire cioè recingere. Nel latino tardo delle prime vulgate evangeliche viene chiamato cripia, che divenne poi krippe in tedesco, cribin inglese, krubba in svedese e crèche in francese. Una curiosità: il presepe è chiamato così solo in Italia ed in Ungheria perché la parola vi arrivò via Napoli nel XIV secolo quando un discendente Angiò divenne re di quelle regioni.
Le prime fonti del presepe sono i 180 versetti dei Vangeli di Matteo e Luca, cosiddetti dell'infanzia, che riportano la nascita di Gesùavvenuta al tempo di re Erode, a Betlemme di Giudea, piccola borgata ma sin da allora nobile, perché aveva dato i natali a Re Davide.
Il presepe moderno indica una ricostruzione tradizionale della natività di Gesù Cristo durante il periodo natalizio: si riproducono quindi tutti i personaggi e i posti della tradizione, dalla grotta alle stelle, dai Re Magi ai pastori, dal bue e l'asinello agli agnelli, e così via."


La Tradizione racconta che da oggi ci si riunisce per giocare a Tombola o al mercante in fiera, o comunque, si viva il periodo natalizio in gruppo, con spirito d'unità, magari cantando la Santa Allegrezza.

24 dicembre
LA VIGILIA DEL SANTO NATALE

La tradizione vuole che si passi la Vigilia in famiglia, o comunque con chi si reputi tale (tal volta si chiama fratello chi non ha nessun rapporto di parentela, ma lo si vuole ugualmente bene come se lo fosse realmente), in questa sera mistica, di attesa per celebrare la nascita di Gesù, a  tavola il molfettese non può non mangiare Cime di rape, capitone e baccalà, frittelle e frutti di mare.
Nell'attesa della mezzanotte, ci si intrattiene solitamente giocando a tombola, e allo scoccare dell'ora fatidica, al più piccolo viene affidato il compito di porre Gesù bambino nella mangiatoia. La vigilia si conclude con la S. Messa.


25 dicembre
NATALE


Il giorno di Natale, è festa e la donna di casa prepara un pranzo con i fiocchi.
La tradizione vuole che si mangino orecchiette al raghù di maiale, braciuole e altre carni pregiate,  immancabilemente sono presenti sulle tavole i dolci e i liquori fatti in casa, come ad esempio tra i dolci ricordo i mostacciuoli, le cardellate, l calzengicchie, mentre tra i liquori il nocino, il limoncello e il bergamotto.


26 dicembre
Santo Stefano


Nella Chiesetta posta nel borgo, dove ha sede la Confraternita di Santo Stefano si commemora il Protomartire.

Ricordo che l'Arciconfraternita di Santo Stefano nella Settimana Santa organizza la Processione del venerdì Santo, portando a spalla il Cristo Morto.





31 dicembre
San Silvestro


Si sente pronunciare per le strade, tra gli amici, "Buona fine e buon inizio"



e dopo un Cenone come come tradizione vuole si saluta il nuovo anno con spari e spumante...... e che sia davvero un anno stupendo per tutti....

Un augurio di cuore per un felice Natale e un sereno 2016, da parte mia a chi segue questo piccolo blog sulle passioni e le tradizioni molfettesi. 
AUGURI, Antonio Secolo.




* immagini a cura di Antonio Secolo, derivate da ricerca web.

giovedì 3 novembre 2016

Novembre molfettese

il proverbio del mese recita:

"per i Santi, manicotto e guanti"


1 novenbre
OGNISSANTI

In tempi antichi per le vie cittadine, nella tarda ora pomeridiana, era solito incontrare un confratello dal sacco nero, accompagnato da un ragazzino che scuoteva un campanello. in effetti raccoglieva le offerte per l'anima dei morti.

2 novembre
Commemorazione dei defunti


In questo giorno mesto, sin dalle prime ore del mattino il cimitero si popola di gente, che per l'occasione adorna la tomba del caro estinto con fiori freschi e lumini. Era solito in questa data organizzare un concerto di marce funebri molfettesi nei pressi del Purgatorio, o a piazza  Mazzini.
Quest'anno il Concerto si terrà nel centro storico, alla Piazza Amente, grazie agli amici di Passione e Tradizione, evento previso per le ore 19.30.



6 novembre 
San Leonardo

sapori del Natale che sta arrivando..


Per la ricorrenza si preparano "le calzauene de Sende Lènèrde" ( i calzoni di San Leonardo), fatti con pasta frolla e un ripieno di fichi, cioccolato, mandorle corteccia di mandarino tritati finemente.
Il nome di questi dolci prende origine dall'usanza di prepararli in occasione della ricorrenza della festa di San Leonardo(6 novembre), sebbene nel tempo sia diventato uso comune consumarli durante le festività natalizie.


11 novembre
San Martino di Tours


San Martino da Tours, Santo famoso per aver diviso il suo mantello con un povero mendicante.

"La leggenda narra che, una sera d’inverno, il santo incontrò lungo il suo cammino un mendicante seminudo. Senza pensarci due volte tagliò in due il suo mantello militare e ne diede una metà al poveretto. In quello stesso momento il sole cominciò a splendere come se fosse estate (estate di San Martino).Quella stessa notte, San Martino sognò  Gesù Cristo, che avvolto nel suo mantello gli sorrideva riconoscente.E sentì che diceva ai suoi angeli :“Ecco qui Martino, il soldato romano che non è battezzato, egli mi ha vestito”.Al risveglio Martino si accorse che il suo mantello era tornato integro."

La tradizione vuole che si preparino le frittelle, piatto tipico natalizio, infatti a San Martino si respira un pò di aria Natalizia. Le frittelle si preparano come dei panzerotti fritti, la tradizione vuole che siano ripiene di tonno e capperi, oppure di cipolla, o anche di ricotta e prosciutto cotto.
Il proverbio recita: 
"A Sende Mèertine, ogn'è must è vine" (a San Martino, ogni mosto è vino).





* immagini frutto di ricerca web.

sabato 10 settembre 2016

La festa per la Compatrona

Posto volentieri immagini e video dell'8 settembre 2016.






Che la Madonna accompagni sempre i molfettesi vicini e lontani. 

Buona festa,
Antonio Secolo



martedì 30 agosto 2016

Il programma della Madonna dei Martiri

Pubblico molto volentieri il programma (in sintesi ) dei solenni festeggiamenti in onore della Madonna dei Martiri 2016.

29 agosto – Ore 19, apertura del Solenne Novenario in onore della Madonna dei Martiri animato da Fra Mimmo Casulli o.f.m.
 Ore 19.30, giro per la città della bassa Musica. Ore 21, rievocazione dell’arrivo dell’icona bizantina della Madonna. Imbarco dell’icona e sbarco con processione fiaccolata sul Viale dei Crociati.

7 SETTEMBRE – In Basilica ore 7, celebrazione per i giovani presieduta dal Vescovo di Molfetta Mons. Domenico Cornacchia. 
Ore 8, diana pirotecnica. 
Ore 9, giro per la città della banda di Rutigliano e della bassa musica città di Molfetta. 
Ore 10.45, musica operistica a Corso Dante. Ore 19, in Basilica, Celebrazione Eucaristica per offerta della corona alla Madonna alla presenza degli Armatori estratti per la sagra a mare e presieduta da Fra’ Alessandro Mastromatteo, Ministro Provinciale dei frati minori. 
Ore 19, giro per la città della banda di Rutigliano e della bassa Musica e alle 20.45 musica operistica. 
Ore 22, in Basilica, Veglia Mariana. 
Alle ore 20, accensione musicale delle luminarie. Altre accensioni musicali alle ore 21.30 e alle ore 23. Per tutta la notte la Basilica resta aperta ai fedeli per la venerazione.

8 SETTEMBRE – In Basilica Sante Messe con inizio alle ore: 0,15 – 1,15 – 4,00 – 5,00 – 6,00 – 7.00 – 8.00 – 9.30 – 10.30 – 11.30 – La messa delle 8 sarà presieduta dal Vescovo di Molfetta Mons. Domenico Cornacchia. 
Ore 7.40, diana pirotecnica. 
Ore 9, giro per la città della Banda Santa Cecilia e di due Bassa Musica, Città di Molfetta e L’Armonia. 
Ore 10.30 in Cattedrale il vescovo amministra le Cresime.
Ore 15, uscita della Statua della Madonna dalla Basilica e processione fino alla Banchina San Domenico per l’imbarco sui Motopesca Maria Domenica, Emanuele Padre e Margherita Madre. All’uscita spettacolo pirotecnico.
Sagra a mare nelle acque del porto di Molfetta. Ore 18, musica operistica in Corso Dante. 
Ore 20, sbarco della Statua della Madonna sulla Banchina San Domenico accolta dal Vescovo, dal Commissario Prefettizio, dal Capitolo Cattedrale, dalle Confraternite, dall’Associazione Molfettesi nel Mondo, dall’Anmi, dal clero nonché dal Comitato Feste Patronali. Lancio di bombe carta e lancio di palloni aerostatici. Solenne Processione dalla Banchina Seminario fino alla Cattedrale. 

9 SETTEMBRE -. Ore 8, diana pirotecnica e giro per la città della bassa musica l’Armonia. In Cattedrale Sante Messe alle ore 8,10,12 e 19. In serata si dovrebbe svolgere Il Molfetta Day. 
Alle ore 20 e 22.30, accensione musicale delle luminarie a cura della ditta Fratelli Faniuolo. 
Alle ore 20.30, a corso Dante, concerto della Jazz Studio Orchestra diretta dal Maestro Paolo Lepore.

18 SETTEMBRE – Ore 8.00, diana pirotecnica di apertura giornata festiva.
 Ore 10 in Cattedrale, Solenne Pontificale presieduto dal Vescovo Mons. Domenico Cornacchia. 
Ore 12 presso il Comitato, consegna delle targhe agli Armatori impegnati nella Sagra a mare. 
Ore 18, uscita della Statua della Madonna dei Martiri dalla cattedrale e processione di rientro in Basilica. 
Al rientro, tre spettacoli pirotecnici chiuderanno i festeggiamenti 2016

lunedì 13 giugno 2016

Il Giglio di Lisbona

13 giugno.

O dei Miracoli amabil Santo....
Nella Chiesetta di Sant'Andrea, nella città vecchia, si venera Sant'Antonio. 


lunedì 30 maggio 2016

In cammino dal Santo Padre 22 maggio 2016


Un vero e proprio Sabato Santo Romano, l'atmosfera unica e straordinaria si è percepita sin dalle prime note del "Dolor" all'uscita del simulacro dalla Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini, il cammino da Papa Francesco ha avuto così inizio;



Per le vie della capitale, tutto il mondo ha potuto  apprezzare la grande bellezza molfettese;



Tra la gente incuriosita i confratelli venivano spesso interrogati sulla provenienza di tanta bellezza, si ascoltavano le risposte a volte imbarazzate, Molfetta sud Italia, Bari, in inglese, in francese, in tedesco, chi più chi meno tutti i fedeli davano  spiegazioni cercando di essere il più esaustivi possibile. 


Poi  l'ingresso in Pzza San Pietro.







Emozioni uniche, solo chi c'era può capire cio che è stato vivere quel momento al centro della cristianità, al cospetto del Papa che nei saluti  ricorda la confraternita proveniente da Molfetta.





L'emozione continua varcando la Porta Santa della Chiesa più importante del Mondo, pregare con la Pietà sulle spalle, attraversare i capolavori del Bernini e di Michelangelo intonando il vexilla,  poi vederle una difronte all'altra, le due Pietà,  con rispetto e  ammirazione, con tutto l'amore possibile     " grazie Medonne me, grazie", si udiva dai confratelli della Morte.
 Dopo  un momento di preghiera, nel silenzio, hanno ripreso la via del ritorno verso la Basilica di San Giovanni Battista dei Fiorentini.







La ritirata, sotto le note dello Stabat Mater in un pomeriggio romano, 30 gradi alle ore 16:00, straordinariamente diversa, straordinariamente bella, insolita ma unica.


Unica la Processione, uniche le emozioni, unici coloro che per sempre ricorderanno ciò che è stato.



Il sodalizio della Morte ha rappresentato Molfetta nella Capitale, tutto quello che possiamo dire agli amministratori del sodalizio nero è un doveroso e sincero GRAZIE.




* immagini e video a cura di Antonio Secolo, Gianluca Binetti, Margherita Scardigno.


venerdì 20 maggio 2016

In cammino dal Santo Padre

Sabato 21 maggio
Ore 7:30 Il simulacro di Maria SS della Pietà, dopo tutti gli accorgimenti del caso, è stato messo in partenza per Roma scortato da delle auto di confratelli e dall'amministrazione del sodalizio dal sacco nero. 

Il cammino dal Santo Padre ha quindi inizio. La "nostra" Pietà è già in viaggio verso la storia. 



* immagine di proprietà dell'Arciconfraternita della Morte.

giovedì 19 maggio 2016

Aspettando . . .



L'attesa rende ancor più piacevole il viaggio a Roma dell'Arciconfraternita della Morte, il cammino devozionale dal Santo Padre, ha avuto riscontri positivi sia per il sodalizio che per i fedeli che numerosissimi si preparano a partecipare all'evento. 


Sarà infatti una vera e propria Processione del Sabato Santo, riproposta per le vie di Roma, qualcosa di unico, di irripetibile, un cammino di fede straordinario. I numeri sono impressionanti, 1200 partecipanti accreditati, oltre a coloro che fuori dall'organizzazione raggiungeranno la capitale. 
 


Il 22 maggio cercherò di postare quanto piú mi sarà possibile fare, come sempre, con fede e devozione, per chi non potrà esserci, ma ci sarà col cuore.
Antonio.





*immagini di proprietà ed estrapolate da ricerca web. 

domenica 27 marzo 2016