il proverbio recita :
Se piove per S. Bibiana, piove per 40 giorni e una settimana.
Le tradizioni molfettesi in questo mese sono tante, e tutte legate alla natività di Nostro Signore Gesù Cristo.
La Prima in ordine cronologico ( ed è forse la più bella ) è quella di S. Nicola.
6 Dicembre
S. Nicola
La Tradizione popolare vuole che ai bambini si regalino giochi e dolci, e naturalmente la notte tra il 5 e il 6 Dicembre è San Nicola a portare la felicità ai più piccoli al risveglio.
tra i proverbi che si ricordano per la bella tradizione è bello ricordare:
"Sènda Necòele porte bòen'è nòev e bòen'è sorte"
Una poesia invece ricorda la ricorrenza:
"Sènda Necòele vè pe mère
vè vestute a mèrènere
vè cu libre e cu bastòne
vè cu sacche e nu uegnòne.
E' nu vecchie Menzignòere,
vè de notte a nisciun'ore
mètte dulce e chembitte
mètte fiche e cecchelate
ind'o scarpe preparate"
poesia del Prof. Valente V.
8 dicembre
l'Immacolata Concezione
La ricorrenza solenen viene preceduta dalla Novena nella Chiesa di San Bernardino, dove è venerata la statua lignea , opera dello scultore Brodaglio.
Il simulacro viene portato in Processione per le vie cittadine ogni anno.
Il proverbio che ricorda la ricorrenza è:
"Alla Mècolate trènd'a carrine ònne ammètrate"
iess'ù chènistre de re còese bòene"
"Cantar io voglio la Santa Allegrezza
di Dio bellezza a maggior dignità;
S'è incarnato in la Vergine Pia
lasciando a Maria la verginità.
Con amor tanto , con amor tanto
quanto volle lo Spirito Santo. . . . . . . . . . . . . "
dopo l'esecuzione del canto per strada, seguito da molti appassionati, i ragazzi chiedono a chi ascolta :
"uè la Patroene uè la Patroene
iess'ù chènistre de re còese bòene"
( uè la padrona, esci la cesta delle cose buone)
24 e 25 dicembre
Vigilia e Santo Natale
L'Usanza Popolare è di trascorrere la Vigilia e il Santo Natale, con i parenti più stretti, e si mangino cime di rape, capitone e baccalà, le immancabili frittelle e i frutti di mare, da buoni molfettesi.
Nell'attesa della mezzanotte si gioca a Tombola, e all'avvicinarsi dell'ora fatale, al più piccolo viene affidato il compito di porre Gesù Bambino nella culla del Presepe.
La vigilia si conclude con la Santa Messa di Mezzanotte.
Il giorno di Natale, è festa e la donna di casa prepara un pranzo con i fiocchi.
La tradizione vuole che si mangino orecchiette al raghù di maiale, braciuole e altre carni pregiate, immancabilemente sono presenti sulle tavole i dolci e i liquori fatti in casa, come ad esempio tra i dolci ricordo i mostacciuoli, le cardellate, l calzengicchie, mentre tra i liquori il nocino, il limoncello e il bergamotto.
Il 26 dicembre Santo Stefano Nella Chiesa dell'Omonima Arciconfraternita, si venera il Protomartire.
DA PARTE MIA VI AUGURO UN SERENO E FELICE NATALE AMICI MIEI.
Antonio Secolo
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