martedì 24 novembre 2009

dicembre molfettese

proverbio:


Dicembre imbacuccato, raccolto assicurato.



A Molfetta Dicembre è un mese indimenticabile.
Le tradizioni sono belle, naturalmente con le dovute differenze, come quelle quaresimali, insomma tradizioni che solo a Molfetta è possibile vivere.



6 Dicembre
SAN NICOLA



San Nicola di Bari (Patara di Licia, 270 circa - Myra, 6 dicembre 343), vescovo di Myra in Licia (oggi Demre, nella parte anatolica della Turchia), è venerato come santo dalla Chiesa cattolica, dalla Chiesa ortodossa e da diverse altre confessioni cristiane.


Noto anche come san Nicola di Myra, san Nicola Magno e san Niccolò, è famoso anche al di fuori del mondo cristiano perché la sua figura ha dato origine al mito di Santa Claus (o Klaus), conosciuto in Italia come Babbo Natale



A Bari il culto è molto sentito, e l'otto maggio si festeggia il Santo con una lunga festa che ripercorre l'evento traslazione delle sue ossa nella città trascinando una caravella sul lungomare.



Il culto di san Nicola fu portato a New York dai coloni olandesi (è infatti il protettore della città di Amsterdam), sotto il nome di 'Sinterklaas'.



A Molfetta (Bari) c'è una tradizione che ricorre ogni anno il 6 dicembre: si dice che durante la notte, San Nicola porti doni e dolciumi a tutti i bambini, che quindi ricevono il tutto la mattina del 6 dicembre. Nella stessa data viene festeggiato a Salemi (Trapani). A Ganzirri [4] (Messina) il Santo viene festeggiato la seconda domenica d'Agosto. La festa è caratterizzata da una spettacolare processione notturna di barche.

* tratto da Wikipedia



il 6 Dicembre a Molfetta è il giorno dove tutti i Bambini ad eccezione di quelli monelli (che trovano cenere e carbone), hanno in regalo naturalmente da San Nicola, dolci nel tradizionale piatto e giocattoli o doni di vario genere.



Bellissimo vedere ancora oggi, i bambini con gli occhi spalancati di felicità, essere accontentati dal Santo che loro amano tantissimo!!



la poesia per San Nicola recita:



"Senda Necòele vè pe mère vè vestut'a mèrène



ve cu libre e cu bastone vè cu sacche e nu uegnòne.



E' nu vecchie Menzignòere, vè de notte a nisciun'ore:



Mètte dulce e chembiette mètte fiche e cecchelate,ind o scarpe preparate."



8 Dicembre L'Immacolata

La ricorrenza è preceduta dalla recita della novena nella chiesa di San Bernardino, dove è custodita la statua lignea dello scultore napoletano Brodaglio.


La processione si svolge ogni anno per le vie cittadine ed è molto sentita dai fedeli.




10 dicembre Festa di Maria SS. di Loreto





13 Dicembre Santa Lucia



La tradizione vuole che si preparino gli "Occhi di Santa Lucia", che sono dei tarallucci zuccherati cosparsi di giulebbe.



il proverbio popolare recita:



"a Sènd'a Leciàie l'arve de re vì vàie"




15 dicembre



In tutte le chiese di Molfetta si celebra la novena del Santo Natale....
A Molfetta è tempo di Tombola e di Santa Allegrezza.
La Santa Allegrezza è un canto natalizzio molfettese di autore ignoto che ancora oggi viene eseguito da comitive di giovani, gruppi che in occasione del Natale cantano in piazza o nei cortili i canti natalizi tradizionali, dietro ricompensa di chi ascolta di cose gradite come dolciumi e piccole offerte.













La Santa Allegrezza








Cantar io voglio la Santa Allegrezza di Dio bellezza a maggior
dignità



s'è incarnato in la Vergine Pia lasciando a Maria la
Verginità.



Con amor tanto quando volle lo Spirito Santo



Quando gravida fosti o Regina il cielo divino facesti stupir



quando l'intese Giuseppe devoto cercava un loco per partorir.



Con umil gergo, con Maria cercava l'albergo



Che certa gente l'avesse condotta in luogo illustre fu
fallimento



Non vi furon palazzi ne sale ma in misera stalla fuor di
Betlem.l



a fè l'entrata la famiglia così addolorata.



San Giuseppe Patriarca sovrano stese la mano per coglier del
fieno,



ed ei non visto, con mano pia fè il letto a Maria tutto
sereno,



dove depose la bellezza di tutte le rose.



Quando Maria in presepio stava fra due animali la si trovava



e l'asinello che era perfetto s'inchinava a quel bel
pargoletto



e quel gran bove col suo fiato gli dava calore.



Al suonar della mazzenotte....... s'apriron le porte dell'alto del
ciel



e col favor dello Spirito Santo con suoni e canti partorì sul
fien



nacque il bambino il Re del cielo Sovrano e Divino.



Allor discesa dal cielo in terra la musica bella si fe sentire



con organi e gran sinfonia la profezia si sentiva dir



Gloria ed onore è nato il Messia il Dio Redentore.



Chi non ha visto la luna e le stelle si lucide e belle che il ciel
lumino?



E i pastori che in campagna stavano accorti dal parto ognun
s'allegro



dicevan tutti Cristo è nato per nostra salute.



Un pastorino con un agnellino lo porge al Bambino con gran
devozione



e i compagni che furono arrivati dicevan beati quest'orazione:



Con forme tali Stanotte è nato fra due animali.



Una stella dal ciel più lucente Tre magi d'Oriente si manda a
chiamar,



Subitamente montarono in sella, e presso una stella san ben
camminar,



Son tre corone Che al Bambino portavano doni.



Arrivati di Erode al palazzo, con tutto quollazzo si voller
posar



ma per la stella che allor disparve da quelle parti non voller
passar,



perchè Erode era un Re falso un Re traditore.



Si partrono i tre potenti pensoso e in silenzio ognun camminò,



E con un corso reale perfetto, giunti a Betlemme ognun si
fermò



con voglie buone cavalcarono le tre corone.



Arrivati Gaspar, Baldassarre, Melchior fer l'etrata ognun si
prostrò



Chi d'incenso, di mirra, chi d'oro al bambino lasciarono un
dono.



Per salvazione Dio lor dette la benedizione.



Abbiamo inteso da molte persone che al vecchio Simeone l'andò ad
offrir



subitamente in braccio sel vide predisse a Maria che avea da
partir Tormento atroce e



dalla fine morire in croce.



Volle Iddio venire al mondo con feste, giocando



e con allegriama alla fine fu trafitto in croce avanti a Maria con
pena atroce.



Per redenzione dell'umana generazione.

Ue la Patròene ue
la Patròene iess'u chènistre de re còese bòene..



Ue la Patròene ue la Patròene iess'u chènistre de re cèese
bòene....



La Santa Allegrezza è sempre suggestiva e tocca i cuori dei
molfettesi quando viene ascoltata, nella sua meravigliosa semplicità.








Nònne Nònne






Nònne nònne nònne à partorite la Medonne



à fatt nu belle Bambine bièngh e russe e riccioline,



"Care o'mè, demme re pene"



"Care figghie, ne ne stè, e va viteind'alla sportèdde



n'ava sta nù stuzzarèdde"



La Medonne scì a vedè, Gesù Criste s'angenecchiò;



e mò passe la dottrina e 'nge'mbarimme l'Ave Marìe,



ca ci nùie nen la 'mbarrimme



a Paravise nen ge scimme



o Paravise re cose belle, ci r'accatte e ci re venne



E r'accatte la palemmèdde è vit'è vite cè porte 'mmène.



E porte u garòfele, e n'giù porte a Gesù Criste.



Gesù Criste u aderò tutt'u munne se salvò;



se salvò grenne grenne,



Criste è mùerte a trèndatrè ènne.



trèndatrè ènne 'n su la croesce



Criste è muerte, Criste in croesce



a mblì mblò, mo passe Sènde Necòele



Lusce appecciate e chènnèle stetate.



U liette è chine de spine addò repos Gesù Bambine,



u liette è chine de ròses addò repos' la Medonne.








il 24 a molfetta "La Vigilia"



è tempo di celebrazioni solenni ma anche di "Cime di rape, capitone e baccalà, frittelle e frutti di mare, aspettando la mezzanotte giocando a Tombola, e all'avvicinarsi della mezzanotte il più piccino ha il compito di deporre Gesù Bambino nella culla. La Vigilia si conclude con la messa a Mezzanotte.



il 25 "NATALE",





la padrona di casa, prepara il menù degno di tale giorno....
la tradizione vuole che si mangino le orecchiette con ragù di maiale, e si consumino molti dolci fatti in casa come ad esempio mostaccioli, spume di mandorle, torroncini, calzengicchie, canigliate, o liquori sempre casalinghi come il nocino, il limoncello, cotogne e bergamotto.



da parte mia, un Augurio di Buon Natale dal profondo del mio cuore




26 dicembre
Santo Stefano




Nella chiesa si Santo Stefano si celebra la messa e si commemora il Protomartire a cura dell'omonima confraternita.



31 dicembre
San Silvestro




Si sente pronunciare per le strade, tra gli amici, "Buona fine e buon inizio"
e dopo un Cenone come come tradizione vuole si saluta il nuovo anno con spari e spumante...... e che sia davvero un anno stupendo per tutti....



CONCEDETEMI DOPO UN ALTRO ANNO DI "PASSIONI MOLFETTESI" UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI COLORO CHE SI SONO DIMOSTRATI AMICI VERI DURANTE QUESTO 2009, A TUTTI COLORO CHE MI HANNO RINGRAZIATO E DIMOSTRATO COLLABORAZIONE PER DAR VITA A QUESTO BLOG.





AUGURO UN SERENO E FANTASICO 2010


A TUTTI COLORO CHE MI CONOSCONO E CHE SEGUONO IL BLOG.




Auguri sinceri


Antonio Secolo

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