Dicembre a Molfetta

 Il proverbio del mese: 

“Se piove per Santa Bibiana, piove per quaranta giorni e una settimana.”
(Santa Bibiana – 2 dicembre)

Antonio Secolo
Dicembre ci riconduce inevitabilmente al Natale e a tutte le tradizioni che da secoli lo accompagnano.
A Molfetta, come in tutto il mondo cattolico, si celebra la nascita di Cristo, ma già dai primi giorni del mese si respirano antichi riti e consuetudini popolari che scaldano i cuori e preparano all’arrivo della festa più amata dell’anno.







6 dicembre San Nicola di Bari

Antonio Secolo


La festa di San Nicola, patrono di Bari e tanto amato dai bambini, è tra le più attese.
La tradizione popolare vuole che nella notte tra il 5 e il 6 dicembre il Santo arrivi per portare doni e dolciumi ai bimbi buoni, mentre a quelli meno ubbidienti, un po’ di cenere o carbone. Ma si sa, San Nicola non è mai stato davvero severo…

Un proverbio molfettese ricorda:

“Sènd’a Necoèle porte bòen’e nòeve e bòen’e sorte.”
(San Nicola porta buona novella e buona sorte.)

Antonio Secolo


La poesia che mi piace ricordare è:

" Sènda Necòele vè pe mère
  vè vestut'a mèrènere
  vè cu libre e cu bastòne
  vè cu sacche e ne uegnòne.
  E' nu vecchie Menzignòere
  vè de notte a nisciun'or:
 mètte dulce e chembitte,
 mètte fiche e cecchelate,
 ind'o scarpe preparate"

La poesia scritta dal Prof. Vincenzo Valente dice nella scarpa, in quanto in tempi antichi
i bimbi ponevano una scarpa vicino al camino, per poi trovarla piena di dolci al mattino.


Il Santo, Vescovo di Mira e patrono della RUSSIA, è amato da sempre da tutti i molfettesi.




8 dicembre 
L'Immacolata Concezione

Antonio Secolo



La ricorrenza è preceduta dalla novena nella chiesa di San Bernardino, dove è venerata la statua della Madonna. Ogni anno il simulacro viene portato in Processione per le vie cittadine, in un clima di grande devozione.




Un proverbio locale ricorda:

“Alla Mècolate trènd’a carrine òene ammètrate.”
(Per l’Immacolata, trenta carlini sono maturati.) 
Un tempo, infatti, il giorno dell’Immacolata coincideva con il pagamento della pigione della casa.


 Video in ricordo dell' 8 dicembre a Molfetta. 


Nella Settimana Santa, la Confraternita dell’Immacolata porta a spalla, invitata dall'Arciconfraternita della Morte nella Processione del Sabato Santo, il simulacro di Maria Maddalena.



Antonio SecoloAntonio Secolo


10 dicembre
Beata Vergine di Loreto

A Molfetta la Vergine Lauretana è venerata nella chiesa di Santa Teresa.
La statua, in cartapesta, è opera di Salvatore Bruno di Bari.

Antonio Secolo

Preghiera a Maria, Vergine Lauretana

Preghiera a Maria, Vergine Lauretana
O Maria Vergine Lauretana,
il mondo ha nostalgia di te!
La tua piccola "casa" è memoria eloquente
di valori perduti ma ancora sognati:
le povere pietre silenziosamente parlano
e gridano che è Dio la vera ricchezza;
la semplicità insegna e dolcemente ricorda
che l'umiltà è la terra della vera grandezza.

O Maria, Vergine Lauretana:
il silenzio della tua "casa"
custodisce un sì che ci appartiene
e al quale noi tutti apparteniamo:
è il sì che ha interrotto
la catena dei nostri "no";
è il sì che è diventato Corpo del Figlio di Dio,
Salvatore del mondo ieri, oggi e sempre.

O Maria, Vergine Lauretana:
mentre passano i secoli ed i millenni,
noi ci appoggiamo al tuo Cuore di Madre
per intonare nel nostro povero cuore
la melodia del tuo sì,
che ci riempie di Eterno
e ci rende pellegrini felici
verso la "Santa Casa" dei figli di Dio.
Amen.



Durante la Settimana Santa, la Confraternita della Beata Vergine di Loreto partecipa alla Processione del Sabato Santo invitata dall'Arciconfraternita della Morte, portando a spalla il simulacro di Maria Salomè.

Antonio Secolo

Antonio Secolo


13 dicembre
Santa Lucia

Antonio Secolo

La tradizione vuole che in questo giorno si preparino i tipici tarallucci cosparsi di zucchero a velo, detti “gli occhi di Santa Lucia”.

PASSIONE MOLFETTESE

Dal 13 dicembre, per dieci giorni, le strade di Molfetta risuonano del canto natalizio della Santa Allegrezza, una melodia popolare antichissima che celebra la nascita di Gesù e commuove ogni molfettese per la sua semplicità e devozione.

La Santa Allegrezza

Cantar io voglio la Santa Allegrezza di Dio bellezza a maggior
dignità

s'è incarnato in la Vergine Pia lasciando a Maria la
Verginità.

Con amor tanto quando lo volle lo Spirito Santo

Quando gravida fosti o Regina il cielo divino facesti stupir

quando l'intese Giuseppe devoto cercava un loco per partorir.

Con umil gergo, e con Maria cercava l'albergo

Che certa gente l'avesse condotta in luogo illustre fu
fallimento

Non vi furon palazzi ne sale ma in misera stalla fuor di
Betlem.

la fè l'entrata la famiglia così addolorata.

San Giuseppe Patriarca sovrano stese la mano per coglier del
fien,

ed ei non visto, con mano pia fè il letto a Maria
seren,

dove depose la bellezza di tutte le rose.

Quando Maria in presepio stava fra due animali la si trovava

e l'asinello che era perfetto s'inchinava a quel bel
pargoletto

e quel gran bove col suo fiato gli dava calore.

Al suonar della mazzenotte....... s'apriron le porte dell'alto del
ciel

e col favor dello Spirito Santo con suoni e canti partorì sul
fien

nacque il bambino il Re del cielo Sovrano e Divino.

Allor discesa dal cielo in terra la musica bella si fe sentire

con organi e gran sinfonia la profezia si sentiva dir

Gloria ed onore è nato il Messia il Dio Redentore.

Chi non ha visto la luna e le stelle si lucide e belle che il ciel
lumino?

E i pastori che in campagna stavan  accorti dal parto ognun
s'allegro

dicevan tutti Cristo è nato per nostra salute.

Un pastorino con un agnellino lo porge al Bambino con gran
devozione

e i compagni che furono arrivati dicevan beati quest'orazione:

Con forme tali Stanotte è nato fra due animali.

Una stella dal ciel più lucente Tre magi d'Oriente si manda a
chiamar,

Subitamente montarono in sella, e presso una stella san ben
camminar,

Son tre corone Che al Bambino portavano doni.

Arrivati di Erode al palazzo, con tutto quollazzo si voller
posar

ma per la stella che allor disparve da quelle parti non voller
passar,

perchè Erode era un Re falso un Re traditore.

Si partrono i tre potenti pensoso e in silenzio ognun camminò,

E con un corso reale perfetto, giunti a Betlemme ognun si
fermò

con voglie buone cavalcarono le tre corone.

Arrivati Gaspar, Baldassarre, Melchior fer l'etrata ognun si
prostrò

Chi d'incenso, di mirra, chi d'oro al bambino lasciarono un
dono.

Per salvazione Dio lor dette la benedizione.

Abbiamo inteso da molte persone che al vecchio Simeone l'andò ad
offrir

subitamente in braccio sel vide predisse a Maria che avea da
partir Tormento atroce e

dalla fine morire in croce.

Volle Iddio venire al mondo con feste, giocando

e con allegriama alla fine fu trafitto in croce avanti a Maria con
pena atroce.

Per redenzione dell'umana generazione.

Ue la Patròene ue
la Patròene iess'u chènistre de re còese bòene..

Ue la Patròene ue la Patròene iess'u chènistre de re cèese
bòene....





Tra i canti tradizionali si ricorda anche “Nònne Nònne”, una dolce ninna nanna in dialetto che racconta la nascita di Gesù e l’amore della Vergine Maria.

Nònne Nònne

Antonio Secolo



Nònne nònne nònne à partorite la Medonne

à fatt nu belle Bambine bièngh e russe e riccioline,

"Care o'mè, demme re pene"

"Care figghie, ne ne stè, e va viteind'alla sportèdde

n'ava sta nù stuzzarèdde"

La Medonne scì a vedè, Gesù Criste s'angenecchiò;

e mò passe la dottrina e 'nge'mbarimme l'Ave Marìe,

ca ci nùie nen la 'mbarrimme

a Paravise nen ge scimme

o Paravise re cose belle, ci r'accatte e ci re venne

E r'accatte la palemmèdde è vit'è vite cè porte 'mmène.

E porte u garòfele, e n'giù porte a Gesù Criste.

Gesù Criste u aderò tutt'u munne se salvò;

se salvò grenne grenne,

Criste è mùerte a trèndatrè ènne.

trèndatrè ènne 'n su la croesce

Criste è muerte, Criste in croesce

a mblì mblò, mo passe Sènde Necòele

Lusce appecciate e chènnèle stetate.

U liette è chine de spine addò repos Gesù Bambine,

u liette è chine de ròses addò repos' la Medonne.





15 Dicembre
Novena del Santo Natale

In tutte le chiese molfettesi prende avvio la Novena del Santo Natale, accompagnata dalla preparazione dei presepi, veri e propri capolavori di arte e fede.
“Il presepe è una rappresentazione della nascita di Gesù, nata nel Medioevo, che ricrea la grotta, la Sacra Famiglia, i pastori e i Re Magi, per rievocare il mistero della Natività.”

Antonio Secolo



Da questo giorno, famiglie e amici si ritrovano anche per i tradizionali giochi natalizi: tombola, carte e mercante in fiera, tra risate e profumi di casa.



Antonio Secolo



24 dicembre LA VIGILIA DEL SANTO NATALE

La Vigilia è dedicata alla famiglia, a chi si ama e si considera “fratello” anche senza legami di sangue.
Sulle tavole molfettesi non mancano cime di rape, capitone, baccalà, frittelle e frutti di mare.
Dopo cena si gioca a tombola fino alla mezzanotte, quando il più piccolo di casa depone il Bambinello nella mangiatoia, prima di partecipare alla Santa Messa di Mezzanotte.

Antonio Secolo


25 dicembre
NATALE


Il giorno di Natale è festa grande!
Le case profumano di orecchiette al ragù di maiale, braciole, dolci e liquori fatti in casa.
Sulle tavole non mancano mostaccioli, cartellate, calzengicchie di San Leonardo, e tra i liquori il nocino, il limoncello e il bergamotto.



26 dicembre
Santo Stefano

Antonio Secolo

Nella Chiesetta posta nel borgo dove ha sede l'Arciconfraternita di Santo Stefano dal sacco rosso si commemora il Protomartire.




Ricordo che il Sodalizio di Santo Stefano nella Settimana Santa organizza la Processione del Venerdì Santo, molto sentita dai molfettesi, portando a spalla il Cristo Morto.


Antonio Secolo



31 dicembre
San Silvestro

PASSIONE MOLFETTESE

Nell’aria si sente augurare:
“Buona fine e buon principio!”

Dopo il tradizionale cenone, si saluta il nuovo anno tra spumante, fuochi d’artificio e abbracci, con la speranza che porti gioia e serenità.




Auguri di cuore

Con l’augurio sincero di un felice Natale e di un sereno 2026,
ringrazio di cuore chi segue questo piccolo spazio dedicato alle passioni e tradizioni molfettesi.

Antonio Secolo

Le immagini sono a cura di Antonio Secolo e da fonti web.

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